CONSIGLI PER GLI ASCOLTI: “Formae”
Napoli e la storia del suo passato
Esce “Formae”, il nuovo disco del violinista e compositore Lino Cannavacciuolo. L’opera autoprodotta, è un vero viaggio nella musica napoletana, dal Settecento ai giorni nostri, riletta ed interpretata dall’artista flegreo, il lavoro è già, disponibile in tutti gli store digitali. In copertina la fascinosa scultura “Sirena – 2021” del Maestro napoletano Lello Esposito, raffigurante la sirena Partenope.
Con dieci tracce Cannavacciuolo racconta alcune tra le pagine più importanti della tradizione. Per il Cinquecento, c’è la “Gagliarda napoletana” di Antonio Valente, la “Tarantella di Masaniello” come simbolo del Seicento e la settecentesca “Sinfonia dalla Partenope” a ricordare Leonardo Vinci, oltre ad altre perle tra cui le composizioni inedite dello stesso Cannavacciuolo.
Il progetto musicale diviene ancora più intrigante perché vede la presenza di violino, pianoforte, mandoloncello, organetto sax baritono per un’insolita formazione “da camera”. L’album è influenzato dal tessuto culturale, e ancora una volta, il violinista flegreo, fedele alla sua instancabile natura esploratrice, scopre, sperimenta e supera gli orizzonti già noti.
Suonano in “Formae”:
Alessandro D’Alessandro – organetto
Damiano Davide – pianoforte
Gabriella Grossi – sax baritono
Lino Canavacciuolo – violino, mandoloncello, mandolino