CONSIGLI PER GLI ASCOLTI: BANDA MAJE “Ufo Bar”
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Da Salerno, più una famiglia che una band, i BANDA MAJE
da un’ idea di Peppe Maiellano (compositore e tastiere) e Tonico Settanta (produttore, rapper e DJ). Il collettivo ha un numero in continua evoluzione di membri, la band è vivace come la città portuale da cui provengono vivendo e mescolando melodie italiane e generi datati come funk, soul e la disco.
Pubblicato da Four Flies Records, un’etichetta specializzata in colonne sonore italiane vintage e produzioni nuovissime con un forte tocco cinematografico, l’album di debutto di Banda Maje “Ufo Bar” ci trasporta in una versione immaginata di Salerno che combina la tradizione locale e la cultura pop e cinematografica degli anni ’70.
Ascoltare gli otto brani dell’album intrisi di funk e soul significa anche vedere le storie svolgersi per le strade di questa città reimmaginata: dalla rivolta giubilante organizzata dalle donne del quartiere Rione Fornelle a “Fornellesse”, alla storia del contrabbando di sigarette in “P ‘ciel, p’ mar, p ‘terr”; dalla pucundria (malinconia agrodolce) spiccatamente meridionale italiana in “Sunday Embarcadero”, alla saga della vita notturna provinciale in “Living Disco Club”.
Mentre il lato A dell’LP è solare e allegro, il lato B è più nostalgico, quasi notturno, vibrazioni agrodolci e sintetizzatori la fanno da padrone, partendo da suoni “retrò” si ascolta tanta nuova energia.
Questa varietà di stati d’animo riflette la profondità emotiva che sta dietro i suoni di Banda Maje: l’amore per la musica napoletana, per le colonne sonore italiane degli anni ’70, per i film di serie B con la saga dei contrabbandieri di sigarette; la passione per i vinili e le cassette mixtape.
Credits album :
Batteria: Giuseppe “Flippettone” Limpido
Basso: Giuseppe ”” o Latt ‘” Desiderio
Tasti: Peppe Maiellano
Chitarra elettrica e bouzouki: Antonio D’Apolito
Rap: Tonico Settanta
Percussioni: Francesco Fasanaro
Sax tenore: Antonio Di Filippo
Flauto: Francesco Cirillo
Coro: Angelica Cascone
Coro e chiavi aggiuntive: Carmelo D’Amato